ELETTRODOTTO DOLO-CAMIN: TERNA
PROCEDA ALL’INTERRAMENTO. CALENDA E FRANCESCHINI DIANO UNA RISPOSTA AI
CITTADINI DEL BRENTA
“I Ministri Calenda e Franceschini intervengano velocemente
per tutelare il territorio veneto ed i suoi cittadini: l’elettrodotto
Dolo-Camin deve essere interrato”. A sostenere con forza la battaglia dei
cittadini e delle associazioni interessate dall’opera è il M5S, che
sull’argomento ha presentato ( in collaborazione con i gruppi m5s di Saonara,
Vigonovo e Mira) doppia interrogazione al senato e alla camera con il senatore
Giovanni Endrizzi, e con il deputato Emanuele Cozzolino.
“Si tratta di un’opera che rischia di danneggiare in maniera irrevocabile le legittime ambizioni turistiche di
un'area vocata ad essere trasformata in “corridoio ecologico”. Le aree
golenali, la pista ciclabile tra Padova e Venezia, le fasce boschive, la stessa
possibilità di poter pescare o svolgere liberamente qualsiasi attività lungo
l’Idrovia, il paesaggio della Riviera del Brenta, saranno per sempre “segnati”
da questa infrastruttura ed irrimediabilmente persi”, spiega Endrizzi.
“Non si può non tenere in conto rischi
per la salute che deriverebbero da una esposizione prolungata ai campi
elettrico e magnetico generati alla frequenza industriale di 380.000 kV –
continua Endrizzi – senza contare lo sfregio di avere piloni alti fino a 60
metri davanti alle ville storiche che si affacciano sul Brenta”.
Le preoccupazioni espresse dal M5S
sono le stesse di cittadini, associazioni (in primis Legambiente Saonara
Vigonovo circolo la Sarmazza) e comitati, che da anni si battono affinché il
progetto di Terna di realizzare un elettrodotto sia rimodulato prevedendone
l’interramento.
“La volontà e le legittime richieste
di tutela del territorio dei cittadini del Brenta non
possono essere ignorate - prosegue Endrizzi -
Perché una società a partecipazione pubblica come Terna non tiene conto degli interessi pubblici preminenti in questa vicenda, vale a dire tutela della salute e del territorio?”. PER NON DIRE DEL DANNO SCARICATO SULL'ECONOMIA LOCALE E SUI CITTADINI CHE VEDONO SVALUTATE LE PROPRIE CASE, FRUTTO DEI RISPARMI DI UNA VITA "
Perché una società a partecipazione pubblica come Terna non tiene conto degli interessi pubblici preminenti in questa vicenda, vale a dire tutela della salute e del territorio?”. PER NON DIRE DEL DANNO SCARICATO SULL'ECONOMIA LOCALE E SUI CITTADINI CHE VEDONO SVALUTATE LE PROPRIE CASE, FRUTTO DEI RISPARMI DI UNA VITA "
“Nel 2015 Terna risulta avere un fatturato di 2 miliardi,
ed un utile netto di quasi 600 milioni, ha il dovere – peraltro imposto dalla
legge – di utilizzare le tecnologie migliori e meno impattanti per il
territorio”, sottolinea Endrizzi.
A schierarsi contro il progetto di elettrodotto aereo ci sono
tutti Sindaci dell’area interessata, ma anche il Consiglio regionale del
Veneto, che lo scorso 9 febbraio ha approvato all’unanimità
un ordine del giorno che chiede l’interramento dell’elettrodotto Dolo-Camin.
“Si sta approvando un progetto – spiega Cozzolino - che
a parte qualche modifica è identico al precedente, quello stoppato dal
Consiglio di Stato. E nonostante i pareri negativi di comitati, associazioni ed
istituzioni locali. E’ preoccupante che l’opzione interramento, pur richiesta
dai comuni e dalle province interessate già dal 2007, non venga presa in
considerazione. Ci sembra molto strano che nonostante le innumerevoli criticità
sollevate sia sopraggiunto il parere positivo di MiSE, MiBACT e della
sovrintendenza ai beni culturali. Ai ministri abbiamo quindi chiesto di
verificare se tutte le normative in materia di tutela del paesaggio siano state
rispettate dagli organi competenti relativamente all'approvazione del progetto
e di valutare attentamente il nuovo progetto di Terna spa, affinché siano
correttamente esposte le alternative di progetto e si pervenga all’interramento
dell’elettrodotto nella tratta Dolo-Camin, come richiesto da comitati,
associazione ed istituzioni locali”
“Il Governo non può non ascoltare il grido d’allarme che arriva
dal territorio - conclude Endrizzi -. Ci dica Calenda se il MISE vuole stare a
fianco dei cittadini, delle associazioni e dei Comuni, attivandosi con Terna
affinché l’elettrodotto sia interrato, o infischiarsene della volontà dei
cittadini”.
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