Ill.mo Assessore con delega all’Ambiente del Comune di Padova Marina Mancin
e per conoscenza
e per conoscenza
al Sig. Sindaco Facente Funzioni Ivo Rossi
ai signori Capogruppo del Consiglio Comunale
ai signori Capogruppo del Consiglio Comunale
Gianni Berno
Michele Toniato
Andrea Busato
Daniela Ruffini
Antonio Foresta
Mario Venuleo
Vittorio Aliprandi
Oreste Terranova
Sen. Giovanni Endrizzi
On.le Gessica Rostellato
On.le Silvia Benedetti
On.le Marco Brugnerotto
Preg.mo Assessore,
Tre
settimane fa abbiamo partecipato al suo incontro con i cittadini di
Altichiero, nel quale Lei presentava il servizio di raccolta
differenziata "porta a porta".
Come
probabilmente Lei sa, noi siamo a favore di tale modalità di raccolta
perché è il metodo che maggiormente permette di abbattere la quota non
riciclabile dei
rifiuti.
Quella
sera ad Altichiero ci ha colpito moltissimo una Sua dichiarazione in
merito alla domanda posta da un cittadino sull'impatto che la raccolta
differenziata "porta
a porta" avrà sulla nostra qualità dell'aria e nello specifico quali
vantaggi ambientali ci possiamo aspettare a fronte di un maggiore
impegno.
La Sua risposta ci piacque moltissimo: "La minore produzione a Padova di secco non riciclabile implica minori rifiuti mandati al termovalorizzatore; e minori rifiuti
mandati al termovalorizzatore significano aria più pulita per tutti i cittadini di Padova!". Citiamo testualmente grazie al materiale video acquisito durante la serata .
Non
ci pareva vero di sentire che questo era l'indirizzo del Comune di
Padova e di AcegasAPS, alla luce anche dei dati disastrosi sulla qualità
dell'aria di Padova
che secondo i più recenti studi la pongono tra le città più inquinate
d'Europa.
Tuttavia
dobbiamo smentirLa, perché Lei ha fatto una promessa che non potrà
mantenere, e ancora una volta ricadrà sulla pelle dei suoi concittadini,
ai quali Lei
sta raccontando il contrario della verità.
Infatti,
la raccolta differenziata negli ultimi 4 anni ha fatto grandi passi a
Padova e nei comuni della provincia serviti da AcegasAPS: dal 2009 al
2012 grazie all'impegno
dei cittadini la produzione di secco non riciclabile è calato di 16.000
tonnellate l'anno! Peccato che nello stesso periodo la quantità di
rifiuti
inceneriti sia più che raddoppiata aumentando di ben 104.000
tonnellate l'anno, per la gioia delle tasche di HERA, che, oltre che
dalla raccolta e dallo smaltimento dei rifiuti di Padova e provincia,
guadagna anche dal servizio di incenerimento che vende
al di fuori del bacino di Padova, e dalla vendita dei gigawatt di
energia elettrica prodotti dell'inceneritore.
Per giudicare la sua promessa non serve dunque aspettare ancora degli anni... basta guardare agli ultimi 4 anni!
Ed
ai più scettici riguardo a quello che noi denunciamo oggi, rivolgiamo
l'invito ad andare a leggere l'ultimo bilancio di AcegasAPS (ormai
HERA); a pag. 132, troveranno
una spiegazione illuminante, vale a dire, dove questi signori
reperiranno i rifiuti con cui rimpiazzare la minore produzione di secco
non riciclabile dovuta all'introduzione della raccolta "porta a
porta".
L'azienda
spiega infatti che "proseguono le azioni commerciali di reperimento di
rifiuti speciali da conferire ai due impianti [gli inceneritori di
Padova e Trieste,
ndr] che, in un mercato caratterizzato da elevata concorrenza, anche
estera, portano al confronto con tutti i principali attori italiani ed
esteri.”
A
questo punto, gentile Assessore, appare evidente che le promesse di
un'aria più pulita sono lo specchietto per le allodole per i cittadini,
che devono impegnarsi
per consentire ad HERA di avere maggiore capacità per il servizio di
incenerimento dell'impianto di Padova che stanno promuovendo sul mercato
italiano ed estero.
Ci
deve un chiarimento: o lei ha omesso, consapevolmente, il vero ed
esclusivo interesse di HERA e il conseguente danno alla salute dei suoi
concittadini, o non ha
mai approfondito l'argomento è si è fatta bastare le interessate
rassicurazioni del management della municipalizzata.
In
entrambi i casi è del tutto evidente la sua inadeguatezza a ricoprire
il ruolo di Assessore all'Ambiente del Comune di Padova.
Per
questo motivo chiediamo le sue dimissioni immediate, perché ogni giorno
che passa con Lei a vigilare sulla qualità dell'aria della nostra città è
un giorno perso per fermare questo disastro.
Noi
pretendiamo, inoltre, che siano spente le prime due linee
dell'inceneritore perché la capienza della sola terza linea 100.000
tonnellate l'anno è più che sufficiente al fabbisogno dei comuni
della provincia di Padova gestiti da AcegasAPS (80.000 tonnellate
l'anno).
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