Telelepass-thon: la maratona per aiutare le autostrade a fare profitto!
La società CAV che gestisce Passante e autostrada PD-VE è ormai allo sbando!!
I debiti incombono,
le banche sono alle calcagna più affamate delle iene, intanto gli
appalti lievitano come pagnotte, la crisi avanza e il traffico cala…ora
ci si mette anche la magistratura che dopo lo scandalo Mantovani sta per
bussare alle porte del Passante…
Li abbiamo visti: i dirigenti non
sanno come sbarcare il lunario, i consiglieri di amministrazione di PDL,
Lega e PD non dormono più di notte e sono segnati da occhiaie nere.
Perfino i Sindaci sono basiti.
Ce lo hanno detto con le lacrime agli
occhi in stile Foriero che la “strada” è segnata: ci vogliono ancora
sacrifici…non resta che aumentare le tariffe da giugno per farle diventare le più alte d’Italia, e pagare un altro obolo alla Cassa Depositi e Prestiti affinché sganci un altro po’ di quattrini dei correntisti postali.
Ma
te ce l’hai ancora qualche spicciolo? Ti avanza un po' di asfalto? Sai
fare le righe dritte? Puoi ospitare un casello in giardino? Aiuta anche
tu... facciamo sentire la nostra “solidarietà”.
SABATO 18 MAGGIO
MANIFESTAZIONE
DI FRONTE ALLA SEDE CAV
Appuntamento ore 09.30 in Via Bottenigo, 64/A 30175 – Marghera
(vicino alla barriera di Villabona: si entra dalla prima strada a dx dopo aver imboccato la SS309 direzione Ravenna
)<<<<<>>>>>> Si usa l’ironia nel volantino del Comitato Opzione Zero che annuncia la manifestazione di fronte alla sede della CAV per sabato 18 maggio alle ore 9.30,
ma c’è poco da scherzare: la CAV è una società ormai allo sbando che
rischia di provocare una voragine nei conti dei suoi soci ANAS e Regione
Veneto.
Basta guardare al bilancio 2012 approvato dalla Giunta regionale il 16 aprile scorso(ma non ancora pubblicato nel sito ufficiale): i dati consuntivi del 2012 mostrano un vero e proprio crollo del traffico sulla rete gestita da CAV di circa –7,5%, che fa il paio con un –7,2% di ricavo da pedaggi e una contrazione dell’utile da 17,1 milioni del 2011 a 4,3 milioni del 2012. A fronte di questa situazione nel bilancio si legge che CAV dovrà reperire risorse per oltre 1 miliardo di euro per ripagare i debiti con ANAS, e per farlo andrà a contrarre un mutuo con Cassa Depositi e Prestiti per 423,5 milioni di euro, con tassi di interesse di mercato.
E’ chiaro dunque che l’operazione di uniformare le tariffe sulla tratta Padova-Mestre
più che per risolvere il problema del tornello di Vetrego, è stata
pensata per scaricare ancora una volta i costi del debito sugli utenti.
Ma per Opzione Zero la questione è ancora più grave perché da questi dati si capisce come questo debito non potrà mai essere ripagato, nemmeno raddoppiando le attuali tariffe. Il
meccanismo perverso di fare debiti su debiti prima o dopo esploderà con
gravissime ripercussioni sui bilanci dei due soci pubblici di CAV: ANAS
e Regione del Veneto.
Insomma il Passante diventa oggi l’esempio eclatante di quelle che i comitati ormai definiscono come “Grandi opere inutili e imposte” realizzate in project financing: dei veri e propri buchi neri in grado di prosciugare le tasche dei cittadini e le risorse per i servizi essenziali.
Una manifestazione doppiamente importante quella lanciata da Opzione Zero perchè oltre
a reclamare il rispetto degli accordi sul Passante (arretramento della
barriera da Villabona a Dolo) e il blocco dell’aumento delle tariffe,vuole denunciare l’irresponsabilità e i rischi della gestione finanziaria di CAV.Non è casuale nemmeno la data del 18 maggio,
visto che in tutta Italia in quei giorni è indetta una mobilitazione
dai movimenti che si battono per una “nuova finanza pubblica e sociale”,affinché
la Cassa Depositi e Prestiti torni ad essere un ente completamente
pubblico a servizio del bene comune e non delle banche. www.opzionezero.org info@opzionezero.org
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