Cemento a Saonara: tra il dire e il fare
apr 11th, 2013 by supervisore
L’idea parte da un concetto fondamentale: negli
ultimi 60 anni l’opera dell’uomo, tesa ad un concetto di sviluppo esclusivamente
antropocentrico, ha minato l’equilibrio con l’ambiente creando danni naturali
che poi si sono inevitabilmente riversati contro noi stessi. Nasce quindi
l’esigenza di rivedere il modello di sviluppo. Nel contempo serve
riscoprire concetti come quello di bellezza del paesaggio che
abbiamo perso nella corsa alla massimizzazione del possesso di beni.
Il documento riscuote un generale
apprezzamento, anche da chi sarà poi chiamato a guidare il comune. Ma
l’invito del documento rimarrà lettera morta, perché al di là di due incontri
con l’Assessore all’Ambiente, richiesti da Legambiente, in nessun modo la
nuova Amministrazione avvia un reale processo partecipativo chiudendo
ogni dialogo ed arrivando senza colpo ferire alla serata del 28
febbraio quando vengono presentati già confezionati il P.A.T. e la relativa
V.A.S. – Valutazione Ambientale Strategica – alla cittadinanza.
La presentazione appare piuttosto scarna,
ma soprattutto non è seguita dal rilascio di alcuna documentazione, cosicché i
cittadini non hanno la possibilità di sapere, approfondire e soprattutto di
capire. La logica appare chiara, l’iter è tutto racchiuso all’interno della
maggioranza, eletta con poco più del 20 % dei votanti; agli altri spetta
solo il diritto di fare delle osservazioni, cosa ben diversa di partecipare
alla elaborazione di un progetto. Osservazioni a cui verranno date delle
risposte, ma che non potranno incidere in modo sostanziale sull’impianto stesso
del P.A.T.
Ecco il processo partecipativo secondo la
Giunta. Ci si aggrappa a ciò che è previsto dalla norma giuridica, al
numero minimo di incontri con la cittadinanza previsti, insomma ancora
una volta alla forma, non certo alla sostanza della Direttiva Europea 42 del
2001 che, in particolare nell’articolo 4, prevede che il “pubblico” deve
disporre tempestivamente di un’effettiva opportunità di esprimere in termini
congrui il proprio parere, sia sulla proposta di piano sul rapporto ambientale,
prima dell’adozione del piano.
Fin qui ci siamo soffermati sul metodo, ma
molto ci sarebbe da dire sul merito di quanto ci è stato presentato.
Sappiamo che il Piano prevede la trasformazione massima consentita di
S.A.U. – Superficie Agricola Utilizzabile – addirittura con
l’incremento del 10% previsto in casi eccezionali. In mancanza di
documentazione possiamo farci solo delle domande:
- qual è lo scenario previsto nei prossimi 10 anni che ha determinato questa scelta?
- su quali basi è stata fatta una previsione di crescita demografica che giustifichi un ulteriore consumo di suolo di 135.000 mq?
- è stata quantificata l’area che oggi ha i requisiti per essere edificata e che quindi già risponde ad eventuale richiesta di nuovi insediamenti?
- è stato fatto un censimento dell’offerta abitativa ad oggi disponibile?
- è stato valutato nel complesso l’impatto dell’incremento di 350.000 mq di zona industriale previsto dal P.A.T.I. – Piano di Assetto Territoriale Intercomunale?
- è stata considerata la possibilità di inserire nel P.A.T. un elemento di indirizzo che provi a modificare quanto previsto dal piano sovraordinato?
- è stata fatta un’attenta valutazione del rischio idrogeologico che inevitabilmente viene provocato da ulteriore cementificazione?
- è stata valutata la nostra proposta della costituzione di un parco di interesse locale (Legge Regionale 40/1984) lungo l’idrovia che valorizzi e tuteli l’intera area da progetti indesiderati ed impattanti?
- è stata considerata l’ipotesi di adesione al progetto di “parco agro paesaggistico” dell’area metropolitana?
- è stata definita la quota di perequazione a favore dell’Ente pubblico derivante da nuove urbanizzazioni?
E’ su tali questioni fondamentali che il Circolo
Legambiente “La Sarmazza” ha promosso un gruppo di lavoro che rappresenta
la larga maggioranza dell’elettorato del Comune per dare un fattivo
contributo alla tutela e promozione del nostro territorio. Oltre a LEGAMBIENTE
SAONARA vi hanno aderito la Lega Nord, il Movimento 5 Stelle, il Partito
Democratico e le liste civiche Saonara nel cuore ed Un Nuovo
orizzonte.
Il primo incontro si è svolto mercoledì 10
aprile; nelle prossime settimane vi aggiorneremo delle richieste ed osservazioni
che saranno elaborate.
Mauro Dal Santo, Presidente Legambiente Saonara
Vigonovo
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