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Ultimo post-reportage sull'evento di San Giovanni, altrimenti c'è chi si lagna del troppo spazio dato al M5S (se rivelassi cene con Casapound sarebbe meno noioso, lo so).Però questo mi pare interessante da raccontare, visto che sui giornali difficilmente lo troverete: come è andata l'organizzazione?
Me lo sono chiesto mentre ero là, perché mi pareva che tutto filasse
bene. Si sono serviti di professionisti? Quanto è costato il tutto? Chi
ha lavorato? Chi ha pagato?
Insomma: come se la cava il MoVimento 5 Stelle coi Grandi Eventi? Mi pare un test divertente per misurare le potenzialità di chi andrà in Parlamento. Così ho intervistato uno dei gentili responsabili ed ecco i dati.
Anzitutto, l'evento è stato
interamente progettato, organizzato e gestito dal movimento romano,
senza usare service o appalti esterni o sponsor. L'organizzazione è
stata divisa in quattro macroaree: sicurezza, accoglienza,
logistica/finanziamento e palco/video, in tutto 30 persone che hanno coordinato tutto.
Cittadini qualsiasi, con qualche competenza specifica ma senza alcuna
esperienza in Grandi Eventi. Il lavoro si è svolto al ritmo di 2
riunioni a settimana per circa un mese, e per il resto skype, chat,
email e condivisione di documenti via Google Docs.
L'insieme delle persone che hanno concretamente lavorato raggiunge le 300 unità, tutte su base volontaria,
tra cui la stragrande maggioranza dei candidati parlamentari romani.
(Futuri senatori con il fratino a controllare le transenne, futuri
deputati a servire il caffé). I 300 si sono suddivisi infatti tra
servizio di sicurezza, punti ristoro, punti vendita merchandising,
costruzione gazebi, persino pulitura della piazza. Nei punti di ristoro
si è servita acqua di rubinetto del Comune di Roma, e questo ha contribuito molto a evitare sporcizia da bottigliette di plastica.
Costi, molto spannometrici: 100 mila euro il tutto. 50
mila per palco e service video (megascreen, telecamere e streaming)
pagati da Beppe Grillo; i restanti 50 mila, raccolti dalle donazioni
volontarie ai banchetti e dalla vendita del merchandising, sono andati
fra l'altro in: 15 mila per la nettezza urbana AMA, collegamento ADSL
Telecom 2000, 3000 per la fornitura di acqua pubblica, punto di Pronto
Soccorso circa 8000. A proposito: si sono verificate 19 emergenze
sanitarie ma nessuna di qualche gravità.Ho scoperto anche l'unico intoppo dell'organizzazione, e probabilmente il motivo della ormai epica "cacciata dei giornalisti italiani":
l'ufficio stampa è rimasto schiacciato dal superlavoro, considerando
che oltre all'evento gli addetti stampa del movimento romano (sempre
tutti volontari) stanno assistendo da settimane anche i
numerosissimi candidati regionali. Sono stati in grado di fornire
accrediti ai giornalisti esteri, che li hanno chiesti con netto
anticipo, ma non a quelli italiani affollatisi nelle ultime ore. Come
risultato, la sicurezza non aveva le liste di autorizzati ed ha quindi bloccato tutti
alle transenne. Vista la tensione del momento, e la non grande simpatia
tra M5S e giornalisti, sono volate parole e la situazione è degenerata
fino a dover chiamare la forza pubblica.
E' impossibile paragonare questo evento ad altri del genere. Il concertone del Primo maggio, ad esempio, costa circa 1,2 milioni di euro
(dei quali 240 mila a carico dei cittadini romani), ma ad esempio deve
offrire una qualità audio eccelsa visto che si tratta di musica, e deve
pagare il service.
E' possibile però tirare una divertente conclusione: che 30 cittadini qualsiasi, con 270 altri cittadini qualsiasi, sono assolutamente in grado di organizzare un Grande Evento quasi perfetto,
a livelli professionali, con una spesa minima. Se pensiamo ai Grandi
Eventi di Bertolaso, con tutto il corteo di appalti, subappalti,
prenditori, mazzette e soprattutto spreco enorme di soldi pubblici, capiamo che forse la tanto strombazzata "incompetenza al potere" riserva qualche valida freccia al suo arc
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lunedì 25 febbraio 2013
"Chi e Come" è stato organizzato l'evento a Roma
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