Chi di noi almeno una
volta non ha sentito parlare di IMPATTO AMBIENTALE?
Con queste due parole
si vuole spiegare e soprattutto quantificare, quanto le attività dell’ uomo,
inteso come popolazione o singola entità, incidano sull’ambiente in termini di
inquinamento nelle sue molteplici forme.
Oggi vogliamo trattarne
un aspetto poco conosciuto: quanto ognuno di noi inquina l’ambiente in termini
di terreno occupato? In altri termini QUAL E’ LA NOSTRA IMPRONTA ECOLOGICA? “L'impronta
ecologica è un indicatore utilizzato per valutare il consumo umano di
risorse naturali rispetto la capacità della Terra di rigenerarle.” [Cit. Wiki.]. Per un maggiore approfondimento, sempre in Wikipedia sotto la voce
impronta ecologica, si può trovare una dettagliata spiegazione e descrizione di
che cosa sia e come sia nato questo parametro. Semplificando: due scienziati Mathis
Wackernagel e William Rees , nel 1996 hanno introdotto questo nuovo concetto, successivamente
ripreso e sviluppato da diversi enti/associazioni, ad esempio WWF, per
sensibilizzare la popolazione ed avere un valore preciso su cui fare leva ed
appoggiarsi per fare previsioni. Nel 2003 lo stesso Mathis Wackernagel ha
fondato il “footprintnetwork” (www. Footprintnetwork.org), punto di riferimento per queste tematiche (la lingua
è selezionabile in alto a destra). Volendo anche il Blog di Beppe Grillo ha
pubblicato un’intervista, sottotitolata, al fondatore del sito sopra riportato:
http://www.youtube.com/watch? v=_QkH1sYwRuU&feature=player_ embedded.
Un altro sito che vi segnaliamo è http://www.sarasperlascuola. it/improntaecologica/index.htm , soprattutto perché rivolto ai ragazzini per
sensibilizzarli fin da piccoli sulla tematica dell’impronta ecologica. La spiegazione
avviene attraverso un cartone animato, adatto a tutti, che rappresenta in modo
semplice ma preciso questo argomento ed offre soluzioni concrete per ridurre la
propria impronta.
Una volta che avete capito cos’è l’impronta ecologica è ora di
CALCOLARLA!
La potete calcolare sempre nel sito http://www.sarasperlascuola. it/improntaecologica/index.htm , oppure in quest’altro sito http://comefare.com/costume-e- societa/come-calcolare-e- ridurre-il-proprio-impatto- ambientale/ che si appoggia ad un portale (lifegate) per il
calcolo.
Per calcolare la nostra impronta ecologica con precisione ci vorrà un
po’ di pazienza perché sono richiesti alcuni dati che spesso non si ricordano a
memoria e, pertanto, devono essere recuperati.
E’ importante conoscere la nostra “impronta” per sapere come le nostre
abitudini e stili di vita incidono positivamente e/o negativamente nell’ambiente
e poter quindi intervenire al fine di mantenere e/o migliorare le nostre
abitudini.
Ognuno di noi può far molto per l’ambiente e perché no, anche per l’economia
familiare, ma soprattutto per le generazioni future, piccoli accorgimenti
quotidiani danno enormi risultati.
Proviamoci! E ne trarremo tutti dei benefici!
Nicolò Contarin
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